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Legambiente: in Campania scuole poco sicure, a Salerno solo 3 edifici su 53 sono in regola Attualità 

Legambiente: in Campania scuole poco sicure, a Salerno solo 3 edifici su 53 sono in regola

In Campania più di otto edifici su dieci non dispongono ancora del certificato di collaudo statico, nove su dieci manca quello di agibilità, migliore la situazione per la prevenzione incendi con 6 edifici su dieci che ne sono in possesso. Gli edifici scolastici posti in zona sismica 1 sono 20, tra questi nessuno risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica, quelli in zona sismica 2 sono 323 anche qui solo 8% è progettato o adeguato alla normativa. Sul fronte manutenzione straordinaria gli edifici in cui si è intervenuti negli ultimi 5 anni sono il 67%, tuttavia non si è riusciti a soddisfare tutte le necessità visto che il 64% richiede interventi urgenti.

Inoltre solo nel 32% degli edifici sono stati effettuate indagini diagnostiche sui solaiLa sicurezza non abita ancora nelle scuole campane. È quanto fotografa Legambiente con Ecosistema Scuola in cui fa il punto, con dati riferiti al 2022, sullo stato di salute di 341 edifici scolastici in Campania frequentati da una popolazione di oltre 50mila studenti.

L’indagine restituisce una fotografia di quanto le amministrazioni comunali, che hanno competenza sulle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, investono su politiche che intrecciano sicurezza e sostenibilità degli edifici con la diffusione di buone pratiche. Realizzata sui dati forniti dai Comuni capoluogo di provincia, è la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche.

“Obiettivo della nostra indagine annuale è garantire scuole di qualità e sicure a tutte le ragazze e i ragazzi. E la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa- commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania. Il grande nodo rimane la sicurezza delle scuole che, dall’osservatorio privilegiato dei 23 anni della nostra indagine, vede pochi e lenti miglioramenti che rischiano, in assenza di interventi diffusi e rapidi, di non superare mai il cronico stato di emergenza. Preoccupa che solo il 32 % degli edifici abbia effettuato indagini diagnostiche dei solai negli ultimi cinque anni e solo 11% abbia effettuato interventi di messa in sicurezza.

Dati ancora insufficienti visto che parliamo di un intervento di fondamentale importanza per prevenire fenomeni di crollo, principale motivo di incidente e di pericolo per la vita di studenti, docenti e personale scolastico. Occorre- conclude Francesca Ferro- quindi fissare obiettivi ambiziosi anche nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, invece di continuare con interventi parziali di miglioramento. E’ giunto il tempo di “alzare l’asticella della qualità”, con obiettivi e prestazioni da raggiungere che garantiscano davvero la sostenibilità ambientale e la salubrità degli edifici, la qualità indoor, il benessere e la salute.”

Scuola e ritardi della transizione ecologica: A livello regionale, nel 2022 nessun edificio è costruito secondo i principi di bioedilizia L’efficientamento energetico, pur affrontato da alcune amministrazioni su un numero consistente di edifici di propria pertinenza, riguarda il 40 % del totale degli edifici scolastici tra quelli realizzati negli ultimi 5 anni mentre solo il 21% degli edifici scolastici presentano la certificazione energetica.

Questo a fronte di un dato sconfortante rispetto alla pressione del problema energetico: nessun edificio scolastico si trova in classe A, mentre ben il 73% in classe G.Nota positiva riguarda invece l’interesse delle amministrazioni (100%) a realizzare comunità energetiche scolastiche. Le scuole in cui è presente un servizio di mobilità collettiva, fattore che potrebbe migliorare molto la congestione delle nostre città, sono ancora solo il 3% per gli scuolabus e il 10% per le linee scolastiche.

Sul fronte sicurezza, gli edifici scolastici posti all’interno di isole pedonale sono l’0,7%, in ZTL il 1,7%, in Zone 30 il 13,2%, in strade scolastiche il 2,1%. Gli edifici con impianti per lo sport (palestre, campi esterni, ecc.) sono il 63% ma solo il 28% degli edifici con impianti sportivi sono aperti in orario extrascolastico. E ben il 51% necessitano di interventi di riqualificazioni urgenti. Gli edifici scolastici con servizio di mensa scolastica sono il 50% .Dove presente, il servizio di mensa scolastica mostra situazioni di eccellenza. Il 100% dei Comuni prevede nei bandi di appalto la stagionalità degli alimenti e l’inserimento di menù alternativi per motivi religiosi e culturali, e la somministrazione di pasti biologici; Rispetto ai pasti somministrati, la media di biologico nei pasti è del 81%.

“Sicurezza e sostenibilità– spiega Valentina Onesti, responsabile scuola Legambiente Campania- sono le parole chiave per progettare il futuro del cantiere scuola, gli obiettivi cui puntare per garantire la qualità e la vivibilità necessaria a favorire processi di formazione moderni in edifici sicuri.La vera sfida consiste nel promuovere un grande cantiere di innovazione, dove convogliare idee e risorse per progettare e realizzare spazi adatti a una moderna didattica, sicuri e accoglienti, sostenibili. . “

I dati per le città capoluogo

L’indagine per Salerno ha riguardato 53 edifici scolastici per una popolazione di circa 10.000 ragazzi. Tutti gli edifici si trovano in zona sismica 2 ma solo tre sono in possesso del certificato di verifica vulnerabilità sismica, nessuno è in possesso di certificato collaudo statico e di agibilità. Su 53 edifici che per legge richiedono possesso del certificato prevenzione incendi, solo il 28% ne sono in possesso. Sono 45 gli edifici che hanno goduto di interventi urgenti di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni. Su nessun edificio sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai negli ultimi 5 anni. Tutti i 53 edifici scolastici indagati necessitano di interventi straordinari di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi.Il Comune non ha risposto ai questionari riguardanti le pratiche di raccolta differenziata nelle scuole, sulla mensa scolastica, sulle buone pratiche di utilizzo di energia rinnovabile.

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